Preoccupano molto i dati riguardo alla presenza di pesticidi su verdure che tutti i giorni si consumano a tavola. Ecco alcuni dettagli.
All’interno degli alimenti vegetali che tutti i giorni mettiamo a tavola, è presente una quantità molto elevata di fungicidi e insetticidi. Un dato che preoccupa molto e che non esclude nessun tipo di prodotto in quanto si tratta di una condizione che interessa sia verdure che frutta.
![Allarme pesticidi nelle coltivazioni](https://www.palidoronews.it/wp-content/uploads/2024/01/Donna-preoccupata-05012024-palidoronews.it_.jpg)
Sono questi dei numeri che provengono dal dossier che prende il nome di “Stop pesticidi nel piatto” realizzato da Alce Nero e Legambiente, i quali insieme sono stati in grado di delineare la situazione riguardo alla presenza di pesticidi usati nel settore agricolo. Come è accaduto anche per gli anni passati, è la frutta a stare al primo posto della categoria più colpita per quanto riguarda la presenza di residui, mentre la verdura vede una percentuale di irregolarità pari al 1,47%.
I dati del report che preoccupano i consumatori
Nel 2022 sono stati presi sotto analisi 6085 alimenti giunti sia da agricoltura biologica che da quella convenzionale. Tutti i campioni hanno incluso anche dei generi alimentari appartenenti a prodotti trasformati, insieme a frutta e verdura. Sui dati che riguardano l’agricoltura convenzionale si è scoperto che è presente una percentuale alquanto bassa di elementi irregolari, un numero che è equivalente all’1,62%.
![Preoccupa la presenza di pesticidi su frutta e verdura](https://www.palidoronews.it/wp-content/uploads/2024/01/Agricoltore-palidoronews.it-20240105.jpg)
In questa categoria fanno parte degli alimenti in cui è stato registrato il superamento del limite massimo di residuo o quelli al cui interno è stata notata la presenza di sostanze non ammesse per la matrice in analisi oppure un fitofarmaco che è stato eliminato dal mercato.
Dal rapporto inoltre possiamo leggere che il 59,18% degli alimenti risulta essere regolare e senza residui. Invece, nel 39,21% dei campioni presi sotto analisi sono stati individuate tracce di uno o più residui di fitofarmaci con una percentuale pari al 15,67%.
Per ciò che concerne la verdura, è stato individuata una presenza maggiore di residui in alimenti tra cui:
- peperoni con una percentuale del 53,85%;
- pomodori e insalate con una percentuale del 53,14%;
- ortaggi da foglia, come spinaci, cavoli e bietole con una percentuale del 38,12%.
Invece, per ciò che concerne gli alimenti trasformati, nel report è stato evidenziata una percentuale molto bassa di irregolarità equivalente allo 0,67%. Ma vediamo insieme quali sono i trasformati che hanno la percentuale di residui più alta:
- cereali integrali trasformati con una percentuale del 71,21%;
- vino con una percentuale pari al 50,85%.
Ecco quindi quali sono i dati sull’agricoltura che preoccupano molto tutti coloro che preferiscono mangiare molta più frutta e verdura che altri tipi di alimenti.