Quanti risparmi avere nel conto corrente per vivere sereni?

Quanti risparmi avere nel conto corrente per vivere sereni? Ecco svelati i segreti per avere la giusta disponibilità di denaro

Soldi sul conto corrente
Soldi sul conto corrente – Palidoronews.it

La maggior parte delle famiglie al giorno d’oggi come forma di protezione contro l’inflazione e l’incremento dei costi energetici, sceglie di tutelarsi tenendo una cospicua fonte di denaro da parte sui propri conti correnti. Ma nonostante sia la scelta che fa la maggior parte delle persone, potrebbe non essere la via più conveniente.

Quanti risparmi avere nel conto corrente secondo la Banca D’Italia?

La Banca d’Italia analizzando il quadro finanziario dei cittadini italiani mette in evidenza la tendenza al risparmio in liquidità, incrementato per l’appunto da motivi come la crisi economica derivata dalla pandemia, l’inflazione e le poche certezze legate alla crisi energetica. Capire quale sia l’importo esatto sul conto corrente per vivere sereni non ha una risposta universale.

Cosa dicono le linee guida

Creare un fondo di emergenza che ci permetta di affrontare le spese impreviste, quest’ultimo dovrebbe essere composto dal 20% delle entrate di ogni mese che vengono designate per il risparmio.                             

La regola del 50-30-20 che consiste nell’utilizzare metà delle entrate per le uscite primarie, il 30% per le spese non essenziali ed il 20% destinarlo al risparmio. Come ultima indicazione da seguire, le linee guida ci illustrano il concetto di Liquidità transazionale che consiste nel tenere da parte delle cifre di denaro che riescano a sostenere le spese della gestione normale per un periodo che copra fino al semestre.

In sostanza viene suggerito di tenere da parte un massimale che riesca a coprire almeno sei mesi di spese complessive, fermo restando che ogni situazione è diversa e che va ponderata individualmente.

salvadanaio
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Da ricordare però che tenere una grande liquidità sul proprio conto corrente comporta dei rischi. Questi rischi potrebbero comportare una perdita economica per tali motivi:  Tassi di interesse bassi in quanto questi non si traducono in una rendita come avverrebbe nei casi di versamento presso conto deposito.

Il Fondo interbancario di Tutela che in caso di default economico della banca garantisce rimborsi con un tetto massimo di 100.000 euro per conto, non restituendo le eventuali eccedenze.

Costi relativi alla gestione del conto corrente che anche se minimi rappresentano una perdita. L’inflazione che abbassa il valore di acquisto della moneta. Prelievo forzato da parte del governo che potrebbe, come già da normativa, prevedere delle imposte sui conti da donare come 7 per mille.

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