Addio imballaggi in plastica: arriva uno storico accordo dall’UE

L’UE raggiunge un accordo storico, seppur provvisorio, per dire addio agli imballaggi in plastica e ridurre i rifiuti derivanti.

Addio imballaggi in plastica
Addio imballaggi in plastica – Palidoronews

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per regolare meglio gli imballaggi in plastica e i rifiuti che ne derivano, per rendere gli imballaggi più sostenibili e promuovere la circolarità dell’economia. L’Italia però era contro questa misura. Vediamo cosa sta succedendo.

Addio imballaggi in plastica

Gli imballaggi in plastica rappresentano un problema enorme al riciclo e alla sostenibilità ambientale, e l’UE sta facendo di tutto per cercare di limitarne l’utilizzo, promuovendo invece soluzioni più green. Proprio in quest’ottica nasce l’accordo (provvisorio) per rendere sostenibili gli imballaggi e limitare al minimo la presenza delle sostanze più dannose, come i Pfas. Proprio a tal riguardo, il Consiglio Europeo dice che si vuole introdurre “una restrizione all’immissione sul mercato di imballaggi a contatto con alimenti contenenti sostanze alchiliche per- e polifluorurate (Pfas) al di sopra di determinate soglie”.

Quello che gli Stati dovranno fare a seguito dell’ufficialità dell’accordo, sarà rendere riciclabili gli imballaggi e limitare l’uso degli imballaggi monouso. Inoltre verrà ridotto il volume degli imballaggi non necessari nel commercio elettronico portando il rapporto massimo di spazio vuoto al 50% negli imballaggi raggruppati e sia i produttori che gli importatori dovranno garantire il minimo peso e volume degli imballaggi. Infine, l’accordo introduce nuovi obiettivi di riutilizzo entro il 2030 e 2040.

Cosa sarà vietato

Accordo anti-plastica
Accordo anti-plastica – Palidoronews

Il nuovo accordo imporrà, in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, restrizioni sull’utilizzo degli imballaggi in plastica monouso per frutta e verdura, alimenti e bevande, condimenti, salse, piccoli prodotti cosmetici e di cortesia utilizzati nel settore ricettivo e dei sacchetti di plastica molto leggeri. In parole povere, a partire dal 2030 non si potranno più usare le buste di plastica al di sotto dei 15 micron (definite “ultraleggere”), i contenitori monouso per frutta e verdura fresca non trasformata, gli imballaggi per alimenti e bevande riempiti e consumati in bar e ristoranti, imballaggi in plastica monouso per porzioni individuali di condimenti, salse e simili, e i campioncini degli hotel.

Stando a quanto si legge quindi, al momento restano fuori dalle restrizioni le insalate in busta già pronte e gli imballaggi del take away. Prima che però l’accordo diventi definitivo, dovrà passare per l’approvazione sia dei rappresentanti degli Stati membri che della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo. Se poi verrà approvato, entrerà in vigore regolarmente, ossia 18 mesi dopo la data di adozione formale, e nell’arco di questo periodo di tempo gli Stati membri dovranno adeguarsi alla nuova normativa.

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