Molti sostengono che il caffè possa influire sulla crescita dei bambini, danneggiandola. Ecco cosa dicono gli esperti in merito.
Ricordo fin da bambina che mi dicevano che il caffè dato prima di una certa età blocchi la crescita. Nonostante a molti di noi diversamente alti piacerebbe poter dare la colpa alla caffeina, si tratta di un falso mito. La caffeina, infatti, non agisce nei processi di crescita delle ossa e dei muscoli. Lo sappiamo di per certo perché l’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha spiegato che si tratta di un classico luogo comune non vero. Il caffè, però, può causare altri problemi, tra cui ansia, stress e disturbi del sonno. Vediamo insieme quali sono i reali rischi legati al consumo di caffeina in giovane età.
Il caffè blocca la crescita, sì o no?
Le prove scientifiche a supporto della credenza secondo cui il consumo di caffeina blocchi la crescita non esistono. Il consumo di caffeina in bambini e adolescenti è comunque presente in bevande e alimenti come cioccolato, tè, bevande a base di cola e bevande energetiche. La caffeina però non influisce sullo sviluppo osseo, né sulla nostra altezza. Piuttosto va ad intaccare il sistema nervoso centrale, dove tra le altre azioni inibisce una molecola che stimola il sonno, e sul sistema cardiocircolatorio.
Quanto caffè può assumere un bambino?
Partiamo dal presupposto che la credenza secondo cui la caffeina influisse negativamente sulla crescita viene dall’idea che chi ne bevesse in giovane età avesse poi disturbi di osteoporosi. In ogni caso, la caffeina agirebbe su una popolazione già a rischio osteoporosi o su una situazione già patologica. Sulla popolazione sana, invece, non ha effetti sulle ossa o sui processi di crescita ossea.
Secondo l’EFSA, per gli adolescenti e i bambini possiamo considerare sicure le stesse dosi degli adulti, perché entrambi metabolizzano la caffeina alla stessa velocità. Nello specifico stiamo parlando di 3 mg di caffeina per chilogrammo di peso corporeo al giorno (ovvero 3 mg/kg pc al giorno). Giusto per fare un esempio, un quadratino di cioccolato al latte contiene 10 mg di caffeina, una lattina di Coca-Cola circa 40 mg, mentre un espresso ne contiene circa 80 mg.
Le specifiche concentrazioni di caffeina nelle bevande o nelle barrette ci cioccolato possono variare in base al processo di produzione e alla varietà di caffè e cacao utilizzati. In ogni caso il punto è che la caffeina è contenuta in molti alimenti, dunque se non vogliamo superare le dosi consigliate, è sempre bene leggere gli ingredienti nelle scatole.