Ecco gli effetti collaterali della meditazione, sicuro faccia bene?

Sei proprio sicuro che meditare faccia unicamente bene? Ecco quali sono i potenziali effetti collaterali della meditazione, li conoscevi?

Effetti collaterali della meditazione
Effetti collaterali della meditazione – Palidoronews

Meditare è una delle pratiche di benessere più in voga del momento, e nei paesi orientali la si usa da secoli per stare bene e riequilibrare corpo e mente, ma fa davvero così bene? Uno studio ha recentemente svelato quali possono essere i rischi della meditazione, mescolando tutte le carte in tavola.

Una pratica di benessere

La meditazione è da sempre considerata un toccasana per ogni problema, e in generale i suoi effetti benefici sul corpo e sulla mente non sono pochi, e tutti ben noti. Di origini buddhiste, la meditazione oggi è diffusa in tutto il mondo e la si pratica ovunque sia per aumentare il proprio benessere mentale che quello emotivo e fisico perchè riduce lo stress e l’ansia e aiuta a fare pace con le proprie emozioni negative. Nonostante tutte le cose positive che già si sanno, ultimamente alcuni studi hanno iniziato a mettere in dubbio il fatto che la meditazione sia assolutamente e solamente benefica.

Infatti, da qualche tempo si è iniziato a parlare di effetti collaterali della meditazione, che consistono proprio in tutti quegli stati d’animo che la meditazione sembra contrastare, ossia depressione, agitazione e persino schizofrenia. Quello che emerge da questi studi quindi, è che se la meditazione rappresenta un toccasana per molti, per molti altri può comportare un rischio per la salute, soprattutto per chi ha un pregresso con problemi di salute mentale o condizioni psichiatriche che ancora devono manifestarsi.

Effetti collaterali della meditazione

Non fa bene a tutti
Non fa bene a tutti – Palidoronews

La persona che più ha studiato gli effetti collaterali della meditazione è la direttrice del Laboratorio di Neuroscienze Cliniche e Affettiva della Brown University Medical School, la dottoressa Willoughby Britton. Le sue ricerche iniziano per caso, quando analizzando dei dati di laboratorio che indagavano la relazione tra la meditazione e la qualità del sonno, ha scoperto che chi medita per più di 30 minuti al giorno si sveglia più spesso durante la notte, nonostante le dichiarazione degli stessi fossero di dormire meglio da quando hanno iniziato a meditare.

Dopo aver scandagliato per anni le testimonianze e i dati di chi ha effettivamente avuto delle ripercussioni negative dalla meditazione, la dottoressa ha spiegato che in alcuni casi meditare troppo può portare a sviluppare ansia, ad avere attacchi di panico, ad avere flashback traumatici e allucinazioni sia visive che uditive. Non solo, la meditazione eccessiva ha portato, in alcuni casi, anche ad un appiattimento affettivo. Questo dimostra che non è tutto oro quello che luccica, e che quello che va bene per qualcuno non necessariamente funziona per altri.

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